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[NAPOLI] Vodafone ci rifà con le cessioni di ramo: stavolta tocca ai 64 lavoratori delle “towers”

VODAFONE CI RIFA’ CON LE CESSIONI DI RAMO: STAVOLTA TOCCA AI 64 LAVORATORI DELLE “TOWERS”

E’ di questi giorni la notizia ufficiale data da Vodafone di avvio delle procedure ex Art. 47, Legge 29/12/1990, n. 428.

E’ intenzione di Vodafone procedere a creare una nuova società, denominata “Vodafone Italia Towers SRL”, controllata al 100% da Vodafone Italia S.p.A.

Le motivazioni addotte da Vodafone per giustificare questa operazione, che si prevede di concludere entro l’1 agosto 2019, è per creare un modello capace di “rispondere celermente alle sollecitazioni del mercato” e “una nuova Società dedicata al Management delle Towers […] – che – agevola la creazione di partnership di valore, come quella con il Gruppo Telecom Italia a oggi allo studio”.

Questi i fatti! 

Ora, LE NOSTRE CONSIDERAZIONI…

Non può sfuggire la singolare scelta di Vodafone di cedere a “sé stessa” un ramo d’azienda!

Ma non inganni il fatto che la nuova Società Vodafone Italia Towers SRL sia controllata al 100% da Vodafone Italia S.p.A.: RESTANO DUE DIVERSI SOGGETTI!

Riguardo gli obblighi e le responsabilità, la legge stabilisce che la Controllante (Vodafone Italia S.p.A.), per quel che riguarda il destino dei Lavoratori Ceduti, abbia solo un vincolo “economico” e non “contrattuale”. In poche parole, se Vodafone Italia Towers SRL chiudesse, Vodafone Italia S.p.A. risponderebbe solo delle spettanze economiche (TFR, stipendio), senza obbligo di riassunzione.

Le motivazioni, poi, sono veramente surreali! Vodafone sono circa 20 anni che fa manovre e cambiamenti perché così si dà un modello che rispondi “celermente alle sollecitazioni del mercato”, ora si accorge che, solo per i 64 Lavoratori delle Towers, per rispondere a queste esigenze deve “espellerli” dalle proprie dipendenze, per metterli in una SRL, di cui manterrà però il 100% del controllo, in tutto questo dichiarando (probabilmente mette le mani avanti per eventuali impugnazioni della cessione) che è “Una struttura snella, di per sé già autonoma e dedicata ad un unico business”…

Ma chi volete prendere per il culo!

Se è già snella, perché la cessione ad una SRL per renderli “Snelli”?

E perché è necessario espellerli per dare loro direttive che possono dare loro anche restando in azienda?

La seconda motivazione, invece, è una speranza: creare “una partnership di valore…” che oggi è solo allo studio (ed ha gli occhi del Garante addosso).

Riguardo tutte le garanzie che elenca, invece, sono solo quelle previste dalla legge (Art. 2112 del Codice Civile), con tutti i suoi limiti temporali che non possono essere disattesi.

Come hanno sempre fatto, i Sindacati Firmatari (festa alla quale di recente partecipano anche i Cobas del Lavoro Privato) faranno l’accordo di cessione, inserendoci garanzie che non garantiranno nulla ma che servirà da ostacolo ad eventuali contenziosi che i Lavoratori potrebbero voler aprire.

Oltre a condannare l’ennesima manovra spregiudicata di Vodafone che ha il solo fine di liberarsi di forza lavoro, ricordiamo che in Vodafone è costituito nella Sede Vodafone di Pozzuoli il Movimento LavoratorINsindacati, aderenti alle nostre Sigle Sindacali, che hanno grande esperienza e conoscenza delle Cessioni di Ramo d’Azienda e di come si smascherano e si sconfiggono quelle illegittime (vedi già i casi passati di Vodafone e TIM), come ci appare questa, anche se si tratta solo di una primissima lettura della comunicazione aziendale, ma non abbiamo al momento informazioni specifiche sulle attività svolte nelle Towers.

Per questo motivo, chiediamo che a breve la parte datoriale faccia luce su queste manovre, riconoscendo pari dignità a tutte le sigle sindacali presenti in Vodafone e non solo a quelle che più fanno comodo alle loro logiche di profitto e di sfruttamento.

Napoli, 26 Giugno 2019

SI Cobas
FLMU – Cub