Dalle 3 di questa mattina assieme ai lavoratori della CLO eravamo nuovamente davanti ai cancelli della Coop di Rivalta Scrivia per rivendicare la riassunzione dei 5 lavoratori licenziati!
Ad attenderci davanti ai cancelli una camionetta di celere arrivata sul posto per tutelare, secondo la versione degli stessi rappresentanti della Questura, la presunta contromanifestazione di una sparuta decina di persone (presunti lavoratori CLO) trasportati, probabilmente dalla cooperativa stessa, da fuori provincia.
Un teatrino (con tanto di dirigente della questura che mostrava una richiesta di manifestazione autorizzata palesemente corretta a penna per giustificarne la presenza oggi) che dimostra solo la debolezza delle posizioni di CLO e Coop, a fronte delle rivendicazioni dei lavoratori in lotta.
Non riescono a creare un fronte anti – sciopero dentro lo stabilimento e allora provano a crearlo artificiosamente esportandolo da chissà dove, con effetti disastrosi.
Vorrebbero scatenare una guerra tra lavoratori ma non ci riescono, semplicemente perché quello che rivendicano i coraggiosi lavoratori S.I. Cobas é quello che pensano centinaia di lavoratori dentro il magazzino, per adesso tenuti a freno ancora dalla paura e dalle minacce.
Ma ancora per quanto?
Il picchetto di questa mattina dopo quasi un’ora di blocco totale dei cancelli, ha dovuto fronteggiare anche le cariche e manganellate delle forze dell’ordine, evidenziando tutta la responsabilità politica della Questura di Alessandria nell’approfondire le pratiche repressive contro questi lavoratori, come se il problema di sfruttamento e ricatto emerso sul magazzino della Coop, potesse essere derubricato a mero problema di ordine pubblico.
Un’irresponsabilità e cecità nella gestione della piazza che ha di fatto comportato il totale blocco per più di un’ora (con evidenti pericoli di sicurezza, rischiando anche l’investimento di qualche lavoratore) della strada adiacente al magazzino Coop e che ha comportato disagi nel flusso della merce da e per l’interporto di Rivalta Scrivia.
Questi i risultati delle cariche che hanno spostato a forza il picchetto in strada!
Questa l’ennesima risposta che gli organi statali danno ai licenziati politici del magazzino Coop di Rivalta.
A fronte di questo quadro diventa sempre più palese anche la responsabilità della Coop, che dietro a un grande marketing pubblicitario, nasconde queste realtà dentro ai suoi magazzini!
La lotta dei lavoratori comunque continuerà nei prossimi giorni e nelle prossime settimane!
Diverse le iniziative davanti ai cancelli, come su svariate città, proprio per denunciare la commistione di responsabilità che sempre più marcatamente stanno emergendo!
Non possiamo poi che denunciare le azioni squadristiche e vandaliche contro alcune auto dei lavoratori in sciopero che si sono trovati in mattinata le gomme bucate.
Repressione e intimidazione non faranno arretrare la lotta!
Solidarietà con i licenziati politici della Coop!
Indietro non si torna!
S.I. Cobas Genova