A Pontecurone (AL) sciopero dei lavoratori della “Miliardo Yida”, fabbrica di recupero plastica e carta da macero, dove le condizioni degli operai sono “infernali”.
Gli operai organizzati col S.I. Cobas denunciano turni masacranti da 12 e anche 24 ore, non rispetto delle norme di sicurezza per la tutela della salute, gravi violazioni salariali contrattuali e fiscali, comportamento antisindacale, minacce e razzismo.
In seguito all’iscrizione al sindacato – “per ottenere i nostri diritti e avere la nostra dignità dopo anni di sfruttamento: lo Stato e i sindacati sanno tutto da tempo ma non hanno mai fatto nulla per noi” – alcuni lavoratori sono stati addirittura licenziati: il Sistema-Alessandria colpisce ancora!
La proprietà cinese e le due aziende in apppalto rifiutano ogni dialogo e intanto provano a obbligare i dipendenti “traditori” iscritti al S.I. Cobas a togliersi dal sindacato “rivoluzionario” sotto ricatto di lasciarli a casa, ma ormai i lavoratori in lotta sono determinati a migliorare le loro condizioni di lavoro e di vita: la Miliardo Yida faccia reintegrare i compagni licenziati politici e accetti le richieste del sindacato per risolvere concretamente i problemi, basta parole!
Si sono uniti alla protesta sulla via Emilia altri lavoratori da Tortona, Alessandria, Torino e Genova, inclusi alcuni studenti universitari, partecipando in prima persona per dare solidarietà concreta ai compagni in lotta.
Presenti anche i sindacalisti S I. Cobas attaccati con i fogli di via da Tortona per reprimere la lotta contro sfruttamento e licenziamenti dei lavoratori Clo del magazzino Coop nel polo logistico di Rivalta Scrivia, che continuano a denunciare la repressione di Questura e Prefettura in un territorio, come la provincia di Alessandria, dove si permettono ai padroni ogni sfruttamento e oppressione, senza che istituzioni o sindacati confederali intervengano… se non per vietare ai sindacalisti del S.I. Cobas d’intervenire sindacalmente, nonostante siano proprio gli operai a chiamarli chiedendo aiuto per organizzarsi e cambiare le cose!
Perciò, i lavoratori e solidali in sciopero rivendicano il ritiro di tutti gli atti repressivi (fogli di via, denunce, multe…) contro operai e sidacalisti, nonché la libertà di organizzione sindacale e il diritto di sciopero per tutti i lavoratori.
Indietro non si torna… chi tocca uno tocca tutti: avanti fino alla vittoria!
S. I. COBAS Alessandria e Tortona