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[PRATO] Continua lo sciopero dei lavoratori Texprint: vogliamo lavorare 8 ore per 5 giorni, basta sfruttamento e repressione

CONTINUA LO SCIOPERO A TEXPRINT CON PRESIDIO PERMANENTE

Giorno n. 6 al presidio permanente ai cancelli della #TEXPRINT.

Fino alla vittoria vuol dire FINO ALLA VITTORIA!

Dopo che l’azienda anche in Prefettura continua a non voler trattare continuiamo lo sciopero a Texprint!

PRESIDIO PERMANENTE IN VIA SABADELL 109

Chiediamo a tutti i solidali con i lavoratori in sciopero di venire a far sentire il proprio sostegno!

17 febbraio

S.I. Cobas Prato e Firenze

https://www.facebook.com/SiCobasFirenze/videos/134830995167643


COMUNICATO SU TAVOLO IN PREFETTURA VERTENZA #TEXPRINT

Il tavolo in prefettura di oggi non si è mai aperto.

L’azienda TEXPRINT ha chiuso ancora un volta le porte in faccia ai suoi lavoratori che da 30 giorni sono in sciopero per chiedere i loro diritti.

Il sindacato S.I. Cobas è stato convocato per un incontro in Prefettura nella giornata di oggi.

Abbiamo ripetuto ancora una volta le nostre richieste: lavorare regolarmente secondo il Contratto Nazionale, stop alle 12 ore per sette giorni a settimana, eliminazione dei finti contratti di apprendistato.

L’azienda ha espresso fin dall’inizio la non volontà di aprire una trattativa.

Una mediazione è possibile se sono due le parti a farlo, ma in questo caso l’azienda non è intenzionata a trattare con i lavoratori.

Il tavolo si è concluso bruscamente dal momento che abbiamo informato la Prefettura che il l’imprenditore a capo della Texprint è indagato per “associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale aggravata dal metodo mafioso e dalla disponibilità di armi, autoriciclaggio, intestazione fittizia di beni e bancarotta”.

La Prefettura ci ha risposto che non è di loro interesse.

Il sign. Sang Yu Zhang ha da poco concluso i sei mesi di arresti in via cautelare dopo che un indagine della DDA antimafia di Milano ha fatto emergere i suoi stretti rapporti con l’ ndrangheta, in particolare con il Clan Greco.

I segnali di infiltrazione mafiosa in toscana e a Prato sono sempre più evidenti e pensiamo che l’atteggiamento della Prefettura sia molto pericoloso.

E’ compito della Prefettura e delle istituzioni vigilare sul territorio per arginare questo tipo di organizzazioni.

Voltarsi dall’altra parte è fare il favore di questi sistemi, e lasciare spazio al dilagare anche nel settore tessile pratese.

Nel frattempo davanti ai cancelli della Texprint questa sera le auto hanno sfondato il picchetto mettendo a repentaglio la vita dei lavoratori in sciopero.

L’azienda è disposta a tutto pur di non venire a patti con i lavoratori è perpetrare il suo sistema di sfruttamento.

Un’azienda, La Texprint che ha ricevuto i finanziamenti COVID per la produzione delle mascherine durante il Lockdown, aprendo un capannone e facendo lavorare su turni di 12 ore per sette giorni a settimana.

La Texprint che ha utilizzato la Cassa integrazione mentre dentro si lavorava 12 ore al giorno, e che ha messo in Cassa i lavoratori appena si sono iscritti al sindacato.

Che utilizza contratti di apprendistato finti per avere sgravi fiscali sulle assunzioni.

I soldi dello Stato continuano a riempire le casse della Texprint con a capo un alleato della Ndragheta, mentre 18 lavoratori sono in sciopero da un mese per pretendere che venga riportata la legalità in questa azienda, e le istituzioni gli voltano ancora una volta le spalle.

Dopo la chiusura del tavolo prefettizio, lo sciopero continuerà ad oltranza con presidio permanente in via Sabadell 109.

Qui il link della chiusura delle indagini della DDA: https://www.lanazione.it/…/la-ndrangheta-per-riciclare…https://www.corrieredellacalabria.it/…/il-contatto…/

Qui il link sui fondi per la produzione di mascherine: http://toscana24.ilsole24ore.com/…/mascherine-ecco…

17 febbraio

S.I. Cobas Prato e Firenze