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[ALESSANDRIA] I lavoratori Miliardo Yida: “Se l’economia del riciclo, puzza di sfruttamento”. Lettera al Consorzio Corepla

SE L’ECONOMIA DEL RICICLO, PUZZA DI SFRUTTAMENTO…

Lettera aperta al Consorzio Corepla da parte degli operai Miliardo YidaSpettabile Consorzio Corepla, ci presentiamo.

Siamo gli operai che da anni lavorano nella Miliardo Yida di Pontecurone, stabilimento che si occupa del riciclaggio di materiale plastico.

Da circa un anno ci siamo organizzati nel sindacato, per migliorare la nostra condizione contrattuale e lavorativa, iniziando una battaglia contro una proprietà sorda alle nostre richieste e intenzionata a vessare e licenziare chiunque provi a rivendicare i propri diritti.

Nel corso di questa lunga battaglia per la dignità e la libertà sindacale di tutti i lavoratori, ci siamo rivolti a tutte le istituzioni del territorio per denunciare le gravi violazioni salariali, normatve – specialmemte sulla sicurezza – presenti nello stabilimento della Miliardo Yida: pagando anche con i licenziamenti, il coraggio di questa denuncia di una condizione di sfruttamento diffusa nelle fabbriche e nei magazzini sul territorio molto più di quanto si pensi.

Solo alcuni giorni fa, siamo venuti a conoscenza – attraverso un servizio giornalistico de Il Fatto Quotidiano – che il consorzio Corepla è il principale fornitore di materiale plastico della Miliardo Yida, facendo pervenire da tutto il territorio nazionale diverse migliaia di tonnellate al mese di rifiuti plastici che vengono stoccati e trasformati nel suddetto stabilimento, grazie al nostro lavoro.

Abbiamo letto con interesse sul vostro stesso sito l’attenzione e la sensibilità dimostrata in riferimento all’importanza dell’economia circolare, alla sostenibilità ambientale, ma anche ai temi della sicurezza sul lavoro, al rispetto della dignità e dei diritti dei lavoratori.

Vediamo come sviluppate un discorso di sensibilizzazione rispetto questi temi nella società, nelle scuole, nel mondo dello sport, fino ad essere presente anche a quest’ultima edizione del Giro d’Italia, attraverso la produzione di video tematici sul riciclo e sul rispetto dell’ambiente.

Ed è alla luce di tutto ciò, che riteniamo la vostra collaborazione con un’azienda come la Miliardo Yida una contraddizione in termini rispetto quegli stessi principi che presentate a consumatori, clienti e grande pubblico raccontando le vostre attività o che elencate nel vostro stesso codice etico che parla di “rispetto delle leggi e delle normative in materia di qualità, ambiente, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”, oppure di “assicurare e promuovere la tutela della libertà individuale e della dignità umana, come beni fondamentali attraverso i quali si estrinseca la personalità”.

A fronte di tutto ciò, abbiamo deciso di scrivere questa lettera aperta proprio per sollecitarvi una riflessione su questi temi e lo vogliamo fare ponendovi poche e semplici domande:Lo sapete che la Miliardo Yida ha sfruttato per anni i lavoratori, imponendo un modello quasi schiavistico con turni di lavoro 7 giorni su 7, senza giorno di riposo, 10/12 ore giornaliere, senza nessuna maggiorazione del notturno e dello straordinario?

Lo sapete che nel 2019 la Guardia di Finanza tramite un controllo ha svelato un sistema fraudolento di manodopera illecita, individuando l’impiego di 54 lavoratori irregolari e di altri 4 completamente in nero, comminando una sanzione amministrativa per un importo complessivo di oltre 150.000 euro?

Lo sapete che, a seguito delle segnalazioni e denunce effettuate dai lavoratori, l’Ispettorato del lavoro di Alessandria ha certificato a inizio 2021, che tramite l’utilizzo di un complesso sistema d’appalto ad alcune cooperative, la Miliardo Yida svolgeva all’interno dello stabilimento una vera e propria attività d’intermediazione di manodopera?

Lo sapete che all’interno della Miliardo Yida si continua a lavorare non in sicurezza, in un ambiente non salubre, non fornendo ai lavoratori adeguati dispositivi di protezione individuali, non riconoscendo fino a pochi mesi fa il rischio biologico e chimico insito nella stessa lavorazione effettuata nello stabilimento e che lo stesso Servizio di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro dell’ASL di Alessandria ha constatato diverse violazione delle norme di sicurezza, con la relativa erogazione di multe e sanzioni?

Siete a conoscenza che nonostante tutte le segnalazioni fatte e le sanzioni comminate la situazione per tanti aspetti è restata la stessa, che si continua a non lavorare in sicurezza e che il datore di lavoro ha llicenziato alcuni dei lavoratori più attivi in fabbrica, accusandoli paradossalmente di aver fatto la quarantena obbligatoria di ritorno dal proprio paese di origine?

Contro questo sistema fatto di bassi salari, mancanza di sicurezza e attacco alla salute e alla dignità dei lavoratori, noi continueremo a batterci.

Crediamo che chi a parole si fa paladino della eco-sostenibilità e della sicurezza dei lavoratori, nei fatti non possa accettare che dentro la propria filiera crescano, prosperino e si arricchiscono realtà come la Miliardo Yida che hanno fatto del lavoro nero, dello sfruttamento e della mancanza di sicurezza il proprio marchio di fabbrica.In questo senso chiediamo che come consorzio Corepla prendiate una posizione – pubblica e trasparente – rispetto a questa vicenda, rispetto ai vostri rapporti con la Miliardo Yida, rispetto ai licenziamenti politici e alle gravi condizioni in cui decine di operai sono ancora oggi costretti a lavorare.

Oltre a pubblicizzare di fare più “green” il Giro d’Italia, come recitate nel vostro sito, fate in modo che lungo la filiera del riciclo possano venire garantiti salari dignitosi e diritti sindacali, fate soprattutto e subito in modo che la Miliardo Yida venga richiamata alle proprie responsabilità migliorando le condizioni di lavoro degli operai in fabbrica, viceversa applicando nè più nè meno, quello che voi stessi v’impegnate a fare nel vostro regolamento etico e cioè evitare “di intrattenere relazioni d’affari con i soggetti che, sulla base di informazioni oggettive in possesso del Consorzio, non presentino adeguati requisiti di eticità, serietà ed affidabilità”.

Fino a che non venga messa in sicurezza la fabbrica e trovata una soluzione ai licenziamenti politici richiediamo come atto concreto di solidarietà con i lavoratori: che s’interrompa la fornitura di materiale e lavoro a chi sfrutta i lavoratori, a chi non li fa lavorare in sicurezza, a chi calpesta i diritti sindacali, a chi licenzia per ritorsione.

Noi continueremo con forza la nostra battaglia per trovare una soluzione ai licenziamenti politici e per rimettere in sicurezza la fabbrica.

Cosa dovremmo fare?

Aspettare il morto in fabbrica, prima di vedere qualcuno che si prenda la responsabilità d’intervenire?

Noi a questa logica non ci stiamo e ci batteremo.

Oggi si tratta di scegliere da che parte stare.

Oggi si tratta di capire se anche Corepla prende posizione e fa la sua parte, oppure si nasconde dietro i silenzi, gira la testa dall’altra parte e continua a fornire lavoro e profitto a chi sfrutta gli operai e intermedia manodopera.

In questo secondo caso anche Corepla è parte di un problema che, al di là delle parole, fa dell’economia del riciclaggio e dell’economoa “green” l’ennesima occasione di profitto per le aziende attraverso lo sfruttamento per i lavoratori.

Si dice che il tempo è denaro.

Il tempo è anche vita: salute, dignità e serenità.

Noi di tempo non ne abbiamo più.

Abbiamo bisogno di risposte.

Gli operai della Miliardo Yida in lotta

Nella foto: due lavoratori Miliardo Yida in sciopero salgono sul tetto della fabbrica per protestare contro licenziamenti e sfruttamento, nel corso della manifestazione operaia organizza col sindacato S.I. Cobas il 15 maggio davanti ai cancelli di Pontecurone (AL). Iniziativa importante di denuncia delle condizioni di lavoro e solidarietà operaia, che visto la partecipazione di un centinaio di lavoratori e solidali schierarsi a fianco di questa lotta operaia per salute, sicurezza, salario, diritti e dignità. Clicca qui sotto per vedere il servizio del Tg1 dossier sulla lotta degli operai Miliardi Yida: https://www.facebook.com/SiCobasAlessandriaTortona/videos/522080642297838