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[ITALIA] A volte gli operai vincono, ma che non si sappia in giro!

A VOLTE GLI OPERAI VINCONO, MA CHE NON SI SAPPIA IN GIRO!

Premesso che “il sogno di Ventotene” di un Europa sociale è forse la più grande allucinazione indotta dalla borghesia europea nelle menti dei loro popoli, il fatto che nell’intero panorama dell’intellighentia di “sinistra” (o meglio, ciò che ne resta) e dei movimenti (o meglio, ciò che ne resta), l’unico a spendere qualche parola sulla vittoria da noi ottenuta nella battaglia per allargare i vincoli del Reddito di Cittadinanza sia stato Moni Ovadia con un articolo sul Manifesto di stamattina, non può che indurre a qualche riflessione.

In due secoli di storia del movimento operaio e proletario il riformismo gradualista si è sempre suddiviso in due anime. La prima è quella che in nome delle riforme (vere o presunte) e del “battere la destra” reazionaria diviene la quinta gamba del capitale ed è disposta a svendere ogni principio in nome della sacralità dello scranno parlamentare.

La seconda (il più delle volte largamente minoritaria), pur non riuscendo a comprendere il marxismo e quindi ad ammettere l’assoluta inconciliabilita’ di interessi tra le due classi principali, nelle fasi di scontro si unisce ai proletari in lotta, sostenendone materialmente le iniziative e quindi, pur partendo da presupposti di carattere morale e non politico, compie una chiara scelta di campo.

Oggi nel primo campo c’è non solo l’intera “sinistra” politico- parlamentare, quella pronta ad issare la bandiera dell’antisalvinismo quando è all’opposizione ma disprezza i proletari al punto di ignorare, silenziare e dileggiare ogni vera lotta di emancipazione, ma anche la stragrande maggioranza degli opportunisti e dei chiacchieroni ridotti a fare da opinionisti “social” sull’intero scibile umano, pur di non far cenno a chi le lotte le fa (e spesso le vince) per davvero.

Nel secondo, ci sono Moni Ovadia e quelli che, come lui, pur con le loro contraddizioni, non hanno svenduto la loro onestà intellettuale agli interessi di padroni e politicanti senza scrupoli.

E che, a differenza di altri, non hanno paura di riconoscere che le migliaia di licenziati che da oggi potranno avere accesso al Reddito di Cittadinanza, potranno farlo non grazie alla “benevolenza” del governo, bensì grazie ai quattro giorni e quattro notti di protesta condotti da Mimmo e Marco sopra il tetto di un campanile e alla tenacia di chi come noi ha creduto in questa battaglia.

Avanti SI Cobas!

SI Cobas


Qui sotto, l’articolo di Moni Ovadia sulla lotta dei licenziati politici Fca e la loro vittoria per la modifica delle regole di accesso al Reddito di Cittadinanza:

https://m.facebook.com/sicobas.lavoratoriautorganizzati.9/photos/pcb.1011439105721453/1011436069055090/?type=3&source=49&ref=content_filter