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[NAPOLI] I licenziati politici Fiat-Fca e i disoccupati organizzati aderiscono allo sciopero generale dei metalmeccanici del 14/6

LO SCIOPERO DELLE BUROCRAZIE SINDACALI

Come operai Fiat-Fca delle varie realtà di fabbrica parteciperemo con un nostro spezzone insieme ai lavoratori della logistica, i licenziati Ambiente gruppo Bruscino, i licenziati Hitachi, dei disoccupati 7 Novembre, del porto di Napoli e chiunque decida di intrecciarsi con noi.

VENERDÌ 14 GIUGNO ORE 9
CONCENTRAMENTO PIAZZA PRINCIPE UMBERTO NAPOLI

Lo sciopero generale lanciato da Fim, Fiom e Uilm per il 14 Giugno serve ai funzionari sindacali e a un pugno di segretari nazionali per far vedere all’attuale governo il proprio peso politico.

E uno sciopero politico per difendere i privilegi dei sindacalisti e per continuare a tenere le redini della contrattazione.

Le piazze saranno riempite dalle burocrazie sindacali, ma di operai ce ne saranno pochi.

Nelle fabbriche gli operai sono schiacciati dalla repressione padronale, sono consumati dai ritmi veloci delle linee, immiseriti da bassi salari e ammortizzatori sociali.

Chi si ribella viene licenziato.

Contro tutto questo i sindacati non hanno mosso un dito.

Quando gli operai hanno cercato di ribellarsi, come alla Fiat-Fca di Pomigliano si sono trovati contro proprio i sindacalisti.

La sola FIOM ha dato copertura agli scioperi voluti dagli operai, ma si è tirata indietro appena l’azienda è entrata a muso duro.

Come possono chiedere ora agli operai di scioperare?

E infatti non lo chiedono.

Nella Fiat-Fca sicuramente non lo stanno chiedendo.

Nella maggior parte degli stabilimenti del gruppo gli operai non sanno nemmeno dell’esistenza dello sciopero, forse sanno qualcosa solo a Melfi dove la FIOM ha indetto un’assemblea.

Questo finto sciopero serve a salvare capra e cavoli in Fiat-Fca.

L’azienda non subirà perdite di produzione, i sindacalisti firmatari del CCSL manterranno i privilegi acquisiti dal contratto ricatto e allo stesso tempo continueranno a garantire la pace sociale alla famiglia Agnelli e senza gli operai in piazza non rischieranno neanche di essere contestati dai lavoratori Fca per questa finta unità.

Il futuro dei lavoratori Fiat-Fca è sempre più cupo, si preannunciano enormi tagli e chiusure di stabilimenti, per i pochi che rimarranno le condizioni di lavoro saranno sempre più disumane e lo sciopero del 14 è un flop annunciato, perché non tocca la pancia e la rabbia dei diretti interessati.

Gli operai devono trovare un’altra strada per difendersi.

Cè bisogno di lotte vere, di un’organizzazione degli operai che li unisca fuori dalle attuali logiche burocratiche, di mettere in discussione alla radice il sistema dei padroni. 

Nelle manifestazioni del 14 giugno noi verremo lo stesso, ma con queste posizioni e per ribadire che questi sindacati servono al padrone, non agli operai.

Venerdì, 7 Giugno 2019

Usb Fca Melfi
Si Cobas Fca Pomigliano


AVVISO A TUTTI/E

In attesa della nostra importantissima assemblea di tutti gli iscritti di inizio settimana prossima, il movimento aderisce allo sciopero generale convocato dai metalmeccanici per questo Venerdì.

Dalla Whirlpool al MercatoneUno, passando per la Fca chiudono aziende, desertificano il Sud, avanzano licenziamenti politici e cassaintegrazione.

Migliaia di posti di lavoro a rischio, altrettanti già andati persi.

Per noi che stiamo lottando da disoccupati per un lavoro, salario o reddito con cui poter campare è chiaro che anche un eventuale vittoria della nostra vertenza ha bisogno dell’unità di tutti i lavoratori, disoccupati, precari e licenziati.

Come ci immaginiamo di resistere da soli contro questo attacco, sfruttamento e smantellamento di qualsiasi tutela?

Davvero pensiamo che la singola vertenza possa avere vita, risultati e risposte costanti e continuative nel tempo senza essere anche noi travolti?

I padroni e le istituzioni ci attaccano unitariamente e noi unitariamente dobbiamo rispondere.

Quindi ci vediamo Venerdì ore 9,00 Piazza Principe Umberto con uno spezzone autorganizzati ed autonomo dai sindacati che hanno svenduto i diritti dei lavoratori e mai interessati alle lotte dei disoccupati.

Movimento di Lotta – Disoccupati “7 Novembre”