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Vertenza Inalca: Futuro incerto per 600 addetti dopo la disdetta alla cooperativa

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In 600 con il futuro incerto. Inalca dà disdetta alla cooperativa Consorzio Euro 2000 che forniva la manodopera per la produzione nel macello Cremonini di Ospedaletto, e invita tutti i lavoratori a passare sotto agenzia di somministrazione per tre mesi in attesa di trovare una sistemazione definitiva. La decisione è arrivata dopo il mancato pagamento dello stipendio di aprile e l’annuncio della coop di non poter pagare nemmeno maggio. Già ieri moltissimi lavoratori hanno firmato il passaggio sotto la nuova agenzia, ma un gruppo di una trentina di lavoratori legati ai Si Cobas non hanno voluto conciliare «perché non ci sono garanzie di alcun tipo rispetto all’occupazione futura».

 

I Si Cobas sono stati ieri mattina in presidio davanti i cancelli Inalca per sensibilizzare l’azienda a trovare una soluzione.

La disdetta di Inalca al Consorzio Euro 2000, valida per tutti gli stabilimenti italiani, è arrivata domenica 31 maggio, ed è stata anticipata ai sindacati nazionali in un incontro sabato scorso. Solo la settimana prima la società aveva diffidato la coop a pagare lo stipendio arretrato di aprile. Da qualche mese Consorzio Euro 2000 (in cui erano confluiti un paio d’anni fa tutti i lavoratori delle tre diverse cooperative che operavano nello stabilimento di Ospedaletto) aveva difficoltà nel pagamento degli stipendi, e in più d’una occasione aveva ritardato il saldo.

 

Ad aprile però la situazione è diventata insostenibile. Attorno al 20 maggio, la società ha quindi diffidato il Consorzio nella speranza di ottenere il versamento ai lavoratori. Scaduti i termini di diffida per ottemperare al pagamento degli stipendi, Inalca ha dato corso alle sue azioni procedendo a rescindere il contratto di lavoro con Consorzio Euro 2000.

Domenica è stata data formale disdetta dopo oltre 15 anni di legame strettissimo con la coop, prima tre diverse in consorzio, poi una sola nella realtà consortile. Ai sindacati è stato comunicato che per continuare a lavorare i dipendenti di Consorzio Euro 2000 avrebbero dovuto dare le dimissioni per giusta causa (il mancato pagamento dello stipendio) e accettare il trasferimento sotto la società interinale Trenkwalder, che li avrebbe assunti a tempo determinato per 3 mesi, il tempo di trovare una soluzione, garantendo anche un acconto di 500 euro sulle mensilità ancora da prendere. «È una soluzione temporanea, utilizzata solo per avere il tempo di capire quale sia la migliore sistemazione per tutti», fanno sapere da Inalca.

In particolare, si valuta la possibilità di accedere agli sgravi e alle agevolazioni previste dal Jobs Act per le assunzioni dirette a tempo indeterminato. La stragrande maggioranza di lavoratori ha già firmato e ha regolarmente lavorato. I dipendenti del Consorzio Euro 2000 legati al sindacato Si Cobas però hanno manifestato perplessità sulla mancanza di garanzie future, e non hanno firmato la transazione, andando in presidio ieri mattina davanti i cancelli della ditta.

 

«Non ci sono certezze e Inalca non dà certezze sul futuro – afferma il sindacalista Bruno Scagnelli del Si Cobas -. Al termine dei tre mesi cosa accadrà? Noi chiediamo solo che l’azienda metta per iscritto l’impegno a mantenere tutti i lavoratori».

 

Articolo tratto da ‘ Il cittadino di Lodi’
1 Giugno 2015