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[BOLOGNA] Al tempo del Covid, alla Yoox si sciopera: le donne del S.I. Cobas ancora una volta pronte a lottare

AI TEMPI DEL COVID ALLA YOOX SI SCIOPERA

Era il 2014 quando un gruppo di lavoratrici donne, per lo più giovani e straniere dimostrò con forza e determinazione di non voler più sottostare a condizioni di sfruttamento sul lavoro.

Emerse in quella lotta come il sistema degli appalti e delle finte cooperative fosse essenziale alla massima ricerca del profitto portata avanti dalle multinazionali nel grande business della logistica.

Emersero oltre alle tante irregolarità anche le molestie che i “padroni delle cooperative” si sentivano in diritto di agire su quelle lavoratrici che consideravano loro sottomesse.

Era il 2017 quando Yoox mise in atto un parziale piano di internalizzazione con il quale assumere direttamente parte di quelle lavoratrici in appalto. Una parte di loro rimase esclusa e continuò a rimanere assunta presso la famigerata cooperativa Mr. Job.

Era il 2019 quando Mr.Job iniziava un fallimento che avrebbe lasciato centinaia di lavoratori e lavoratrici senza il pagamento di liquidazioni, Tfr e migliaia di euro versate in quote sociali.

Yoox era responsabile in solido ma pagò solo una parte di quello che avrebbe dovuto.

Il Tfr accumulato negli anni è rimasto bloccato nei meandri delle lungaggine legate alle procedure fallimentari.

Le facchine passarono a nuovo appalto con Lis Group.

L’appalto impiegava perlopiù donne e organizzava il lavoro in un turno unico corrispondente all’orario centrale della giornata.

Su questo orario centinaia di lavoratrici hanno organizzato le proprie vite.

Il 2020 porta con sé una pandemia che insieme alle terribili conseguenze sanitarie ha un costo sociale altissimo.

Ancora una volta a farne le spese maggiori saranno le classi sociali più indigenti,
le categorie più esposte alla precarietà, le donne.

Alla Yoox vengono stabilite nuovi turni e cancellato il turno centrale.

La ragione si richiama all’emergenza sanitaria, tuttavia l’azienda fa sapere che cessato il momento transitorio solo in poche potranno riacquisire i propri turni.

In molte decidono di licenziarsi da sole non riuscendo più a coniugare il già complicato equilibrio tra esigenze di cura e lavoro.

E sono ricacciate nelle case, espulse dal mercato del lavoro ai tempi del Covid.

Quelle che restano provano in ogni modo a resistere.

Le scuole chiuse, i figli da gestire, mariti in cassa integrazione, la necessità di lavorare, congedi offerti al 30 o al 50 %, la paura di ammalarsi e di contagiare i propri cari.

Intanto il lavoro aumenta, l’E–Coomerce al tempo del Covid viaggia veloce, i profitti raddoppiano,ma il colosso del fashion on line Yoox Net–a–porter , nei suoi appalti massimizza l’efficienza produttiva, riducendo le pause durante l’attività lavorativa.

L’azienda ritiene in questo modo di salvaguardare maggiormente la salute dei lavoratori evitandogli l’ occasione di assembrarsi.

Seguono la stessa logica l’approvazione di ferie e permessi, per i quali l’azienda
richiede alle lavoratrici di fornire spiegazioni personali , in modo da giudicarne le ragioni e poter procedere a chi concedere un diritto e a chi no.

Ai tempi del Covid le efficienze produttive dell’e-commerce pesano sulle vite di migliaia di lavoratori.

Ai tempi del Covid le donne pagano ancora una volta il prezzo più alto.

Ai tempi del Covid le donne del Sicobas ancora una volta sono pronte a lottare.

S.I. Cobas